mercoledì 27 agosto 2008

L’ostacolo più importante verso la Libertà Finanziaria: Se stessi

Nel percorso verso la Libertà Finanziaria e la Ricchezza, potrai stabilire gli obiettivi più ambiziosi, usare le tecniche più efficaci, i sistemi che funzionano meglio. Ma potrai sperimentare che nonostante tutto, quando ti stai avvicinando ai tuoi obiettivi, essi improvvisamente si allontaneranno.

Perché questo accade?

Dipende dalle tue convinzioni e dalla tua identità.


Le Convinzioni sui ricchi

Rifletti un attimo sulle tue convinzioni sui ricchi e sulla ricchezza e dimmi se anche tu la pensi come la maggior parte della gente.

· In tanti pensano che i ricchi nonostante il denaro siano infelici.
· La maggior parte della gente è convinta che i ricchi siano persone avide ed insensibili ai problemi della gente comune.
· Molti sono convinti che chi è ricco si è procurato la ricchezza sicuramente in modo illegale o a danno degli altri.
· Molti altri pensano che chi è ricco sia un fortunato figlio di papà che non si è guadagnata la sua ricchezza.

Se anche tu pensi in modo così negativo sulla gente ricca, come potresti mai pensare di diventare come loro?


Convinzioni sul denaro

C’è un altro aspetto legato proprio al denaro in se.

La maggior parte della gente che non ne ha abbastanza ti dirà che il denaro non è importante. Che le cose importanti della vita sono altre. Dice che il denaro è sporco. Che rende la gente cattiva.

Vorresti avere cose sporche? Vorresti diventare cattivo?

In verità ti hanno insegnato a stare lontano dal denaro.

E’ un po’ come la storia della volpe e dell’uva.

Anche io sono convinto che il denaro non sia la cosa più importante. Il denaro è un mezzo e non un fine. Ma il nostro mondo attuale è diverso da quello di altre epoche. Un tempo non occorreva denaro per comprare da mangiare, ma si poteva ottenerlo dalla propria terra e dai propri animali da allevamento. Un tempo l’acqua era un bene a disposizione di tutti. Oggi chi vive in città se l’acqua non è costretto a comprarla in bottiglia, la deve pagare l’acquedotto comunale.

Non c’è quasi aspetto nella organizzazione della nostra vita che sia indipendente dal denaro.
Quindi il denaro è necessario per vivere. Ma è necessario avere con il denaro, ed i consumi, un rapporto corretto ed equilibrato.


Le convinzioni religiose sulla ricchezza

E c’è un ulteriore aspetto legato al modo di procurarsi il denaro.

Ci hanno insegnato che il denaro proviene dal lavoro inteso come fatica. Tutti hanno nella mente il passo biblico “… il suolo sarà maledetto per causa tua; ne mangerai il frutto con fatica tutti i giorni della tua vita” (Genesi, 3, 17) (semplificato da alcuni con “Tu uomo lavorerai con sudore”). Ognuno ritiene giusto che lavorare debba essere faticoso ed il guadagno debba dipendere da un lavoro duro.

Potresti mai sentirti nel giusto guadagnando il tuo denaro senza lavorare “duramente” o con fatica?

Questo aspetto della ricchezza che è legato alla religione, è un aspetto che richiede un cambiamento profondo.

Io personalmente ho riflettuto a lungo sulla ricchezza rispetto alla religione. In passato mi era stato insegnato che solo i poveri potessero avere diritto al regno dei cieli. Non lo trovavo giusto perché mi sembrava che ci fosse solo una promessa di un vantaggio futuro a fronte di una sofferenza nel presente. E quindi un modo per convincere le persone semplici ad accettare la povertà.

Ma più mi approfondisco sulle sacre scritture e più mi rendo che il messaggio non è questo.
Prendiamo ad esempio la Parabola dei Talenti (Parabola di Gesù raccontata nel Vangelo secondo Matteo 25, 14-30).

La parabola parla di un uomo che parte per un viaggio ed affida i suoi beni ai suoi servi. Ad un servo affida cinque talenti, ad un secondo due talenti e ad un terzo un talento. I primi due, sfruttando la somma ricevuta, riescono a raddoppiarne l'importo; il terzo invece va a nascondere il talento ricevuto. Quando il padrone ritorna apprezza l'operato dei primi due servi; invece condanna il comportamento dell'ultimo.

Come concili tu l’apprezzamento del padrone per chi si arricchisce? E la condanna del terzo? Non è dei poveri il regno dei cieli?

In passato non riuscivo a capire. Poi ho capito.

Nasciamo con delle possibilità (come le carte che riceviamo al gioco). C’è chi nasce più dotato e chi meno. Chi in situazioni più agiate e chi meno (il numero dei Talenti). I Talenti sono una consegna ricevuta da Dio.

Ci sono 2 possibilità:

1. Usarli e quindi aumentare il patrimonio ricevuto.
2. Non usarli e rendere il patrimonio sterile. Il Talento sotterrato non produce niente per nessuno.

Colui che indipendentemente dal numero dei talenti ricevuti, cerca di utilizzarli, agisce e fa delle cose, cerca di mettersi in gioco, di rischiare, viene premiato.

Chi invece resta a guardare, preoccupato di perdere quello che ha, viene punito ed allontanato.

Questo giustifica e premia chi nella vita cerca di creare valore, per se e per gli altri. Chi si sforza di creare opportunità e di tentare di fare del mondo un posto migliore.

Chi invece se ne sta fermo ed impaurito ad osservare la propria vita fluire, senza fare niente di costruttivo, non è un povero nel senso di meritevole del regno dei cieli, ma uno che merita una punizione. Il povero a cui si riferisce Gesù è colui che non è attaccato ai beni materiali. Che non sacrifica il bene altrui per il tornaconto personale.

Il “povero” inteso come colui che è senza denaro perché “ha sotterrato il proprio Talento”, non si impegna a migliorare la propria condizione, Gesù lo punisce, lo ritiene indegno del regno dei cieli.

Tra il tempo di Gesù ed il nostro tempo, c’è stato un lungo periodo di potere temporale della chiesa e diverse revisioni delle sacre scritture. Per cui i significati delle cose sono stati modificati ed adattati ad uno scopo diverso da quello originale. Ma questo meriterebbe un ben più lungo approfondimento.

L’importante è aver capito che non è necessario essere poveri per andare in paradiso. Quella destinazione è disponibile anche per i ricchi illuminati, ovvero coloro che utilizzano la ricchezza per migliorare la propria condizione e quella degli altri uomini.

E vi faccio notare una stranezza.

Nella parabola non viene presa in considerazione una terza possibilità: quella di mettere in gioco il patrimonio e perderlo. Ed è questa la vera bellezza di questa parabola. Ci insegna che non c’è mai perdita, solo aumento del patrimonio o paura di metterlo (mettersi) in gioco. Mettere in gioco i Talenti porterà inevitabilmente alla crescita. Le esperienze potranno anche essere negative nell’immediato (gli errori e gli insuccessi), ma a lungo termine avrò sempre vissuto pienamente, e nella maggior parte dei casi con successo.


Modificare le convinzioni sui ricchi

L’Aspetto delle tue convinzioni sui ricchi è forse più facile da modificare rispetto a quello religioso sulla ricchezza. Invece di farti influenzare da come vengono proposti in televisione e sui giornali scandalistici, prova a leggere le biografie di persone di successo. Si certo, ci sono anche persone che hanno avuto accesso alla ricchezza senza avere un grande spessore personale. E mi riferisco a sportivi, attori, personaggi televisivi, etc. Quelli sono personaggi svegli che hanno capito come guadagnare rapidamente del denaro. Ma il denaro è un amplificatore. Se una persona è fondamentalmente di poco spessore umano, il denaro non la renderà certo migliore. Ma oltre a questi personaggi (e non tutti sono negativi) che godono di popolarità e visibilità, ci sono una grande massa, silenziosa e non visibile, di ricchi che è gente preparata, sensibile, altruista e positiva.

Il fatto che vedi soltanto un certo tipo di persona ricca che è percentualmente minima, ma che gode di grande visibilità, non deve farti estendere il giudizio sulla totalità.

La maggior parte della gente ricca è gente attiva. Che si è arricchita nel corso della propria vita e non tramite eredità. E’ gente che passa il tempo a formarsi ed ad agire, e non a guardare in televisione la vita degli altri. E’ gente che si prende i rischi di quello che fa ed accetta di poter sbagliare. Considera gli errori non un fallimento individuale o una diminuzione del proprio valore, ma una parte necessaria del processo di apprendimento e tappe obbligate nel percorso verso il successo.

Se invece di considerare le persone ricche i tuoi antagonisti nella vita, riuscirai a vederne le qualità, potrai cominciare il percorso per poterti sentire un di loro.

Solo a quel punto ciò che farai, ti potrà portare verso la Libertà finanziaria e verso la ricchezza.


Cosa occorre fare

E’ su questi aspetti interiori che si deve lavorare prima di poter passare oltre e preoccuparsi delle tecniche, dei metodi e dei sistemi per guadagnare denaro.
Solo dopo aver “sistemato” gli aspetti interiori ed emotivi sul denaro e la ricchezza potrai passare alle modalità per ottenerli.

Questo è il vero grande passo che si deve fare. E’ sapere che ci sono molti modi per guadagnare senza lavorare direttamente, e che questo è giusto. Finché penserai nel profondo di te che questo sia ingiusto, non otterrai risultati.

lunedì 25 agosto 2008

Definisci come obiettivo la Libertà Finanziaria

Negli articoli precedenti ho riportato le definizioni di Ricchezza, di Reddito e di Libertà Finanziaria.

Si è anche definita come soglia per la Ricchezza la disponibilità di 1.000.000 di euro.

Adesso è il momento di passare dalle definizioni dei termini all'elaborazione di un obiettivo.
Il passo successivo alla elaborazione dell'obiettivo sarà la definizione del percorso.

Il fatto di avere definito la Libertà Finanziaria come "l'insieme dei flussi di denaro in entrata che non comportano lavoro attivo" ci consente di "vedere" e fissare un primo obiettivo.


Definizione del tuo obiettivo

Adesso sai che il tuo obiettivo deve essere quello di strutturare un sistema che ti permetta di ottenere "flussi di denaro in entrata" indipendentemente da te e da come utilizzi il tuo tempo.

Devi imparare a sostituire l'equazione LAVORO = GUADAGNO,
che per molti autonomi diventa + LAVORO = + GUADAGNO,
ma può essere anche NON LAVORO = NON GUADAGNO

con l'equazione GUADAGNO INDIPENDENTE DAL LAVORO.


Perchè è necessario rendere il guadagno indipendente dal lavoro

Se sei un lavoratore dipendente sai che puoi avere il "diritto" ad ammalarti, o prenderti un permesso, (con i dovuti limiti) senza che questo pregiudichi il tuo guadagno.
Se sei un lavoratore autonomo sai che questo è la tua realtà. Non puoi fermarti senza fermare il tuo guadagno.
Sei vai in vacanza ci va anche il tuo guadagno.


Vale la pena di lavorare per un obiettivo minore?

Qualcuno sulla rete pensa che il benessere Finanziario sia la possibilità di "Arrivare a fine mese", "Vivere degnamente", "Togliersi qualche sfizio".

Io non la penso così.
Si corre un grande rischio.
Quello di rimanere intrappolati nel modo attuale di vedere le cose. Di restare con le stesse convinzioni sul mondo, sul denaro e sul modo di procurarselo. Di non fare il salto di qualità. Di non riuscire a passare dalla modalità: lavorare per il denaro a quella: far lavorare il denaro noi.

Può esserci una sola Libertà Finanziaria.

Quella di poter decidere in completa autonomia come gestire il proprio tempo. Decidere cosa, quando e con chi farlo.
Potersi permettere anche lunghi periodi di riflessione sulla propria vita senza ridursi in povertà.

Solo questo è libertà Finanziaria.

Se invece punti soltanto a "Toglierti qualche sfizio" potresti soltanto aumentare i tuoi consumi, allargare la tua capacità di spesa con i guadagni extra che possono arrivare in modo automatico.
Ma non sarà stato un cambiamento di mentalità.

In seguito ti parlerò anche dei consumi, del tenore di vita, dell'indebitamento, degli aspetti emotivi legati alla ricchezza, e molto altro.

Ti potresti trovare nella condizioni di chi vince una lotteria. Senza aver cambiato prima il proprio approccio al denaro, al consumo, al risparmio e all'investimento; spenderesti tutto quanto in poco tempo, trovandoti come prima ed anche più depresso.

Arrivare alla Libertà Finanziaria presuppone un cambiamento interiore, prima ancora di pensare ai metodi per ottenerla.Ci sarà da lavorare sulle proprie convinzioni, sulle proprie credenze.

La Libertà Finanziaria ti deve trovare preparato, in buona salute fisica e psicologica.


Puoi raggiungere l'obiettivo per gradi

Non arriverai di colpo alla Libertà Finanziaria.

La conquisterai un poco alla volta, man mano che imparerai nuovi modi per guadagnare.
Man mano che dentro di te si farà strada il convincimento di poter guadagnare in modi alternativi a quelli che hai usato finora.
Libertà Finanziaria non significa rimanere sempre in vacanza o inattivi.
Significa poter svolgere le attività che ti piacciono, quelle che ti fanno stare bene facendole.

Puoi porti l'obiettivo finale della Libertà Finanziaria anche in più passi.

La strategia per passare dal lavoro dipendente o autonomo, nei quali LAVORO=GUADAGNO, alla condizione GUADAGNO INDIPENDENTE DAL LAVORO, può anche essere suddivisa in più passi.

Qualcuno si spaventa soltanto al pensiero di lasciare il suo attuale lavoro da dipendente.

Non è necessario che tu stabilisca in anticipo quale sarà il momento in cui ti sentirai sicuro di fare il passaggio. Sarà naturale. Sai tu a stabilire quando continuare a lavorare per altri e per il denaro non avrà più senso.

P.S.
Ho un progetto per il quale cerco collaborazione.
Il mio progetto non è finalizzato a guadagnare vendendo informazioni ai partecipanti, ma al raggiungimento della libertà Finanziaria insieme ad altri e con i quali voglio condividere e riutilizzare le rispettive professionalità, conoscenze e competenze.
Se sei interessato al mio progetto di Libertà Finanziaria, e saperne di più, manifesta il tuo interesse o scrivimi.

P.P.S.
Se sei veramente interessato alla Libertà Finanziaria, fai in fretta a manifestare il tuo interesse.
Il numero di collaboratori che ho pensato per il progetto è limitato.

domenica 24 agosto 2008

Chi può diventare Ricco e Libero Finanziariamente?

Nel precedente articolo di ho parlato della Libertà Finanziaria.

Prima di parlare degli strumenti e conoscenze che occorrono per raggiungerla, è necessario che tu ti convinca che la ricchezza è per tutti.
Quindi parliamo di cosa significa essere ricco.

Persone diverse definiranno diversamente il livello di soglia della ricchezza.

Ma le istituzioni finanziarie tendono a catalogare le persone.

Secondo la banca mondiale è ricco chi possiede un milione di dollari in denaro, titoli, e quanto’altro possa essere convertito in denaro in pochi giorni.

Credo che come soglia di Ricchezza si debba considerare 1.000.000 di euro.

Ti sembra una cifra raggiungibile per te?
Probabilmente penserai di no.
Invece diventare ricco è per tutti ed è solo questione di metodo e disciplina.

Considera il seguente esempio.

Una persona che risparmia 1 euro al giorno e li investe al 10%, avrà 1.000.000 in circa 56 anni.(il 10% di interessi sembra tanto per chi investe in titoli di stato e fondi monetari, ma non lo è. Ti parlerò più avanti di modi più redditizi)

La stessa persona che decide di risparmiare 2 euro al giorno e li investe al 10%, avrà 1.000.000 di euro in circa 50 anni.
Se invece gli euro diventano 4, investiti al 10%, si avranno 1.000.000 di euro in circa 42 anni.(4 euro non è un numero a caso. Rappresenta il prezzo medio di un pacchetto di sigarette)

Quindi un giovane di 23 anni che comincia a conservare 4 euro al giorno diventa milionario a 65 anni. Indipendentemente dalla eventuale pensione.

Un bimbo appena nato per il quale i parenti risparmieranno 4 euro al giorno, si troverà milionario a 42 anni.

Sorpreso!

Diventare milionari è possibile già solo con il risparmio.
Ciò è possibile soltanto con la opportuna disciplina, senza mai dimenticare di risparmiare o modificare il comportamento.

Quindi diventare milionari è possibile, per tutti, e già solo con il risparmio.
Puoi immaginare facilmente che attivandosi nei modi opportuni, i tempi si possono ridurre sensibilmente.

Per alcuni è una necessità perché sfortunatamente non hanno tanto tempo davanti a loro.

Ed allora occorre trovare un sistema più rapido.
Come farlo è l’argomento degli articoli successivi.

Per il momento mi preme farti osservare che sai:

· Cosa è la Libertà Finanziaria. · Che un milione di euro è il livello di soglia per essere ricchi. · Che diventare milionari è per tutti.


P.S. Ho un progetto per il quale cerco collaborazione.
Il mio progetto non è finalizzato a guadagnare vendendo informazioni ai partecipanti, ma al raggiungimento della libertà Finanziaria insieme ad altri e con i quali voglio condividere e riutilizzare le rispettive professionalità, conoscenze e competenze.
Se sei interessato al mio progetto di Libertà Finanziaria, e saperne di più, manifesta il tuo interesse o scrivimi.

P.P.S.
Se sei veramente interessato alla Libertà Finanziaria, fai in fretta a manifestare il tuo interesse.Il numero di collaboratori che ho pensato per il progetto è limitato.

sabato 23 agosto 2008

Ricchezza, Reddito e Libertà Finanziaria

Molti sognano ed ambiscono alla Libertà Finanziaria.

Ma se gli si chiede in che cosa consiste per loro la Libertà Finanziaria, le risposte sono spesso diverse.
Molti confondono la Libertà Finanziaria con un alto Reddito o la Ricchezza, mentre sono cose molto diverse.

Per alcuni essa è rappresentata da un alto Reddito.
Quindi un alto stipendio o degli alti compensi professionali.

Ma questa non è Libertà Finanziaria.

Se a fronte di un alto guadagno i nostri consumi, le nostre spese, eccedono il guadagno, non abbiamo nessuna Libertà Finanziaria. Anzi stiamo creando i presupposti per un crac finanziario personale.

Per altri è rappresentata dalla Ricchezza. Dal possesso di cose. Immobili, Denaro, Oggetti preziosi, etc.

Non è detto che chi abbia queste cose sia libero finanziariamente.
Se l’immobile è di mia proprietà e ci abito, ma non ho un guadagno, non sono libero finanziariamente.
Se possiedo 200.000 euro e ne spendo 50.000 all’anno (e non ne guadagno altrettanti), sono a 4 anni dalla povertà.

Le definizioni della banca d’Italia di Ricchezza e Reddito ci serviranno a definire meglio la Libertà Finanziaria.


Definizione della Ricchezza

Ecco cosa dice La Banca d’Italia relativamente alla ricchezza:

"La ricchezza familiare netta è costituita dalla somma delle attività reali (immobili, aziende e oggetti di valore), delle attività finanziarie (depositi, titoli di Stato, azioni, ecc.) al netto delle passività finanziarie (mutui e altri debiti)."

Credo sia abbastanza chiaro.
Parte della ricchezza possono essere gli immobili di proprietà, le società di cui siamo soci o azionisti, e tutti gli oggetti di valore (che abbiano un valore di mercato e non affettivo).

Ricchezza è anche ovviamente la somma del denaro posseduto in contanti, in banca, in titoli di stato e investito nei vari strumenti finanziari.

A questa ricchezza “lorda” vanno sottratti tutti i debiti.
La ricchezza “netta” è data da BENI POSSEDUTI + DISPONIBILITA’ LIQUIDE – DEBITI.

Su Wikipedia la Ricchezza è definita così:

"La ricchezza è la condizione di agio economico, tipicamente connessa alla larga disponibilità di beni materiali e denaro. La ricchezza è chiamata a misurare il benessere economico di un soggetto fisico (persone, famiglie, ecc.) o immateriale (società, impresa, lo Stato, ecc.)"

Mentre il dizionario De Mauro ne da la seguente definizione:

"condizione di chi è ricco, in quanto ha larga disponibilità di beni materiali e spec. di denaro"

Quindi mentre la Banca d'Italia definisce la Ricchezza come l'elenco dei beni posseduti, le altre definizioni pongono l'accento sulla "larga disponibilità" di questi beni.

Tu definiresti Ricchezza il possedere solo un monolocale, avere solo 100 euro in banca ed ancora tutto il mutuo da pagare?
Sicuramente no!

Abbiamo definito cosa si intende per ricchezza e non chi è ricco.
Proveremo a definire più avanti quando ci si può considerare ricchi.
Ma dobbiamo prima chiarire il concetto di Libertà Finanziaria.
E per farlo dobbiamo separare il concetto di “quello che si ha” da “quello che si guadagna”.


Definizione di Reddito

Chiarito il concetto di ricchezza passiamo al quello di reddito.

La Banca d’Italia dice che il reddito è:

“l'insieme delle risorse monetarie che permettono il consumo senza impoverimento”

Su Wikipedia il Reddito è definito così:

"Il reddito può essere definito come l'incremento o decremento, espresso in termini monetari, della ricchezza di un soggetto in un determinato periodo di tempo. Rappresenta in pratica il divenire di componenti economici attribuito ad un dato periodo di tempo. Il reddito è quindi una variabile di flusso, in quanto legata ad un preciso orizzonte temporale senza il quale non avrebbe senso. Al reddito viene contrapposto il concetto di patrimonio che esprime in termini monetari la ricchezza in un dato istante: si usa dire pertanto che il reddito è flusso, mentre il patrimonio è stock."

Anche questo credo sia abbastanza chiaro.
Il reddito è ciò che ci permette di consumare, di spendere per vivere, senza intaccare la nostra ricchezza.

Ma la Banca d’Italia a chi fa riferimento quando definisce il reddito come risorse “che permettono il consumo senza impoverimento”?

Quanti hanno una ricchezza ed un reddito che gli consente di vivere senza intaccare questa ricchezza?
La maggior parte delle persone non ha ricchezza ed il reddito non sempre basta a vivere dignitosamente.
Qualcuno dirà che il 75% degli italiani hanno almeno un immobile di proprietà.

Quella non è Ricchezza?

Anche in questo caso dipende.

Se non hanno il mutuo da pagare, oppure se hanno ancora debiti.

Ma questo discorso ci porta troppo avanti.
Restiamo nell’ambito in cui definiamo Ricchezza, Reddito e Libertà Finanziaria.


Un esempio per riassumere e chiarire

Ma voglio rendere ancora più chiara la differenza tra Ricchezza e Reddito con un esempio.

Un giovane dispone di una dote di 50.000 euro ed un immobile di proprietà (e si! Fortunato!).
Guadagna 1000 euro al mese e ne consuma 850.
Gli altri 150 li risparmia.

La sua ricchezza cresce perché la differenza tra il suo reddito e i suoi consumi gli consentono di risparmiare.

Negli anni successivi guadagna 2000 euro al mese (ha trovato un lavoro meglio pagato) ma ne consuma 2400.
Preleva 400 euro al mese dalla sua ricchezza per mantenere il suo stile di vita.

La sua ricchezza diminuisce perché i suoi consumi sono superiori al suo reddito.

Il giovane prima guadagnava 1000 euro e si arricchiva.
Successivamente ne guadagnava 2000 e si impoveriva.

A questo punto è chiaro che essere ricchi non dipende da quando si guadagna.

Per il momento ci è chiara la differenza tra la ricchezza ed il reddito.

E la Libertà finanziaria?
Ci siamo.

Se non avessi chiarito prima la differenza tra ricchezza e reddito, potevamo non intenderci.


La Libertà Finanziaria

La libertà finanziaria per il giovane di prima (e per chiunque) è realizzata da 2 condizioni che devono sussistere contemporaneamente.

La prima è di guadagnare almeno quanto spende (nel nostro esempio 2400 euro al mese).
La seconda è che il guadagno deve essere “automatico”.

Nel senso che non deve essere collegato ad un lavoro.

E’ chiaro che intendo questo onestamente e senza truffe, furti o altri imbrogli.

Volendo definire anche la Libertà Finanziaria potremmo tentare questa definizione:

“l'insieme dei flussi di denaro che ci arrivano anche se stiamo fermi, dormendo o in vacanza”

Per qualcuno questa seconda affermazione può sembrare assurda.
Come si fa a guadagnare senza lavorare?
Impossibile?
No! Tuttaltro!

Pensaci un attimo.

Ti faccio qualche esempio.

Uno scrittore vive proprio in questo modo.

Dovrà prima scrivere il suo libro. E per questo ci potrebbe volere anche molto tempo.
Ma dopo che avrà scritto il suo libro, il suo reddito proverrà dai diritti di autore derivanti dalle vendite del suo libro.
Dopo il lavoro iniziale, finché si continuerà a vendere il suo libro, lo scrittore guadagnerà senza essere impegnato ulteriormente.
Guadagnerà anche “ … anche se sta fermo, dormendo o in vacanza”.

Anche un autore di canzoni guadagna allo stesso modo.

Un proprietario di immobili riceve ogni mese gli affitti dai suoi inquilini.

L’inventore del test sulla carica delle pile alkaline (quelle con il dispositivo che se schiacci con le dita i due punti, ti fa vedere se la pila è carica oppure no) pensò bene di non vendere il brevetto alla ditta produttrice, ma chiese una piccolissima royalty per ogni pila venduta.
Ancora oggi ogni volta che qualcuno nel mondo acquista una pila, lui guadagna.

Un imprenditore progetta, costituisce ed organizza una attività.
Assume e forma una rete di venditori e collaboratori nei ruoli previsti.
Avvia l’attività e se il sistema è corretto, da quel momento i venditori lavoreranno per se stessi e per l’imprenditore.

Chi possiede un milione di euro investiti tra titoli di stato, obbligazioni, azioni ed altri strumenti finanziari, guadagnerà automaticamente dagli investimenti.
Guadagnerà anche “ … anche se sta fermo, dormendo o in vacanza”

Adesso il concetto di Libertà Finanziaria è sicuramente chiaro.

Ora sappiamo cosa significa Libertà Finanziaria.

Ora ti starai ponendo la domanda:
“Adesso so cosa è la Libertà Finanziaria. Ma io posso raggiungerla?”

Ho buone notizie.
La Libertà Finanziaria è per tutti.

Ma ci sono molte cose che dovrai imparare e re-imparare.

E ti dico di più.
Avendo le idee chiare, puoi diventare ricco!

Ma occorre fare un passo per volta.

Il prossimo passo è darti gli elementi per convincerti che la Libertà Finanziaria e la ricchezza è per tutti.


P.S.

Ho un progetto per il quale cerco collaborazione.
Il mio progetto non è finalizzato a guadagnare vendendo informazioni ai partecipanti, ma al raggiungimento della libertà Finanziaria insieme ad altri e con i quali voglio condividere e riutilizzare le rispettive professionalità, conoscenze e competenze.
Se sei interessato al mio progetto di Libertà Finanziaria, e saperne di più, manifesta il tuo interesse o scrivimi.

P.P.S.

Se sei veramente interessato alla Libertà Finanziaria, fai in fretta a manifestare il tuo interesse.
Il numero di collaboratori che ho pensato per il progetto è limitato.

venerdì 22 agosto 2008

Obiettivo Libertà Finanziaria

Ho sentito il desiderio, quasi la necessità, di condividere le mie esperienze relativamente alla Ricchezza ed alla Libertà Finanziaria.

I cambiamenti che sono avvenuti internamente (dentro di me, le mie convinzioni, i miei stati d'animo), e che stanno accadendo esternamente a me (alla mia vita, al rapporto con gli altri, il mio lavoro), mi stanno portando rapidamente verso quelle mete che ho sempre desiderato, ma che più mi sforzavo di raggiungere e più mi sfuggivano.

Ho capito che condividere gli studi, gli approfondimenti e gli stati d'animo relativi al percorso intrapreso non è soltanto un desiderio. Si tratta di una necessità per proseguire un cammino.

Nessuno può realizzare grandi obiettivi in solitudine.

Attraverso questo blog intendo entrare in contatto con un gruppo selezionato di persone che hanno come progetto la propria Libertà Finanziaria.

E se non è ancora progetto, ci deve essere un sogno non realizzato per mancanza di conoscenza sulle modalità per realizzarlo.

In questo ritengo di poter essere utile a sintetizzare quanto ho imparato nella vita, in rete, con ebook, videocorsi, libri ed esperienza diretta.

Con la frequenza che mi sarà possibile scriverò cosa è necessario imparare e fare per raggiungere il risultato.

Auguro a tutti la realizzazione dei vostri sogni.

Gino Lanzetti

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