mercoledì 14 luglio 2010

Ho letto un interessante articolo di Marco de Veglia sull'internet money, la libertà finanziaria e la specializzazione intitolato "Specializzàti, liberatevi con Internet!".

Vi suggerisco di leggerlo.

Per i più pigri lo sintetizzo:

"La rivoluzione industriale ha inventato la specializzazione. Aveva bisogno di tante persone de-specializzate per far fare a ognuno un compito semplice. Così potevano farlo anche i bambini e i contadini analfabeti che non parlavano la lingua.

E poi l’abbiamo portato nel terziario avanzato che di avanzato non ha nulla. I nostri uffici, i nostri lavori sembrano fabbriche del diciottesimo secolo. Magari creiamo siti Internet o finanza globale ma sembra di lavorare in una filanda a vapore del 1800.

Lavoriamo con un modello di lavoro di 200 anni fa.

E siamo così inseriti in questo sistema che non lo vediamo. Ci dicono “specializzati altrimenti non trovi lavoro” e ci crediamo. Certo che non trovi lavoro nell’ingranaggio.

Ma per fortuna c’è un’alternativa all’essere una rotellina dell’ingranaggio. C’è un modo per liberarsi e tornare persone a 360° invece che a 90°. La tecnologia e la globalizzazione ti consentono di liberarti, se sai come usarle."

Tra i commenti troverete anche il mio che per comodità di lettura ho inserito anche qui sotto.


Il mio commento:

"Anche io sono completamente d'accordo.



Subiamo una educazione scolastica da era industriale, il cui scopo era educare le persone a svolgere (bene) un compito ma senza dover prendere decisioni. In cambio di ciò la "società" si prendeva cura della persona.


Ed ancora oggi vediamo persone che si preparano anche all'università e poi si mettono in attesa di qualcuno che gli dia un compito da svolgere.


Non siamo educati a prenderci la responsabilità di noi stessi.


Io dopo aver avuto una lunga esperienza da imprenditore nello sviluppo e vendita di software gestionale, mi sono dirottato verso il trading online.


Ora vivo principalmente di questo.


Ed a questo punto dico la mia sulla faccenda della specializzazione.


E' errato specializzarsi conoscendo "soltanto" le cose del tuo ristretto ambito di applicazione.


Ad esempio un mio parente studia lingue ed è specializzato nella dialetti di una parte dell'africa (Somalia ed altri paesi che non ricordo). E' molto in gamba. Ma vive da precario in ambito universitario ed avrà una unica possibilità di lavoro. Nel senso di un unico posto di lavoro. Aspettare che il docente di quella unica cattedra vada in pensione. Non ci sono altre possibilità di utilizzare la sua competenza.


E' un caso limite ma chiarisce il senso della eccessiva specializzazione.


E' necessaria una conoscenza vasta di tutto quello che ruota intorno a ciò che fai. Occorre avere curiosità. L'approfondimento deve essere finalizzato ad avere le conoscenze sufficienti a rendere remunerativo ciò che intraprendi.


E' chiaro che se non sai quello che fai, i risultati è difficile che potranno essere utili. Più ti approfondisci, più sei competente e più risultati puoi ottenere.


Ma in una ottica in cui devi essere autosufficiente. Non è opportuno essere una rotella di un ingranaggio che senza l'ingranaggio non ha senso."

1 commento:

  1. E' esattamente il mio punto i vista. Mi fa piacere trovare una persona che la pensa proprio come la penso io.

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