lunedì 26 luglio 2010

Lavoro, Paura e Rassegnazione

Sabato sera ero ad una festa da amici. Mia moglie ha incontrato un suo ex collega (ex perchè Io e Lei da tempo lavoriamo insieme ai nostri business) ed ovviamente il discorso si è indirizzato sul vecchio lavoro.

Le mie orecchie sono ormai "sintonizzate" sulle frequenze del lavoro dipendente, della libertà finnziaria, degli obiettivi, del denaro, etc. Quindi certi discorsi catturano la mia attenzione.

Il discorso che ho ascoltato dall'ex collega di mia moglie è stato più o meno questo:

"Ormai li al lavoro non si sta più bene. Ogni giorno diventa peggio. Il titolare minaccia continuamente di chiudere. Si fanno continue discussioni anche sulle cose banali, ma queste discussioni diventano sempre più frequenti ed animate." e via di questo passo.

Ho pensato che queste frasi fossero il preludio a decisioni su come cambiare la situazione.

Invece le affermazioni successive sono state:

"Vorrei andare via, ma dove vado. Non si trova nessun altro lavoro che mi consenta di quadagnare quello che guadagno ora. Che non è molto, ma a me basta per andare avanti. Non è compito mio preoccuparmi se l'azienda va bene o va male, se avessi voluto preoccuparmi di questo avrei fatto l'imprenditore. Anche se sto male, tirerò avanti fino a quando l'azienda chiuderà. In quel momento mi preoccuperò di cosa fare."

Nei discorsi di molte persone si trovano spesso gli stessi elementi che riassumo:
  • Paura di cambiare (anche se la situazione attuale è dolorosa).
  • Mancanza di fiducia nelle proprie possibilità (anche se si hanno delle capacità e delle abilità).
  • Credenze limitanti sul denaro (desiderio di possedere più denaro ma pensare che si possa guadagnarne di più solo in modo illegale ed in generale detestare le persone ricche).
  • Credenze limitanti sul mondo del lavoro e la possibilità di guadagno (non c'è lavoro, non circolano soldi, etc.).
  • Mancanza di formazione (No computer? No inglese? .... No Party !!!).
  • Incapacità di adeguarsi ai tempi che cambiano (speranza di ritornare a tempi migliori).
Ci sono invece molti modi per guadagnare, basta solo avere voglia di uscire dalla propria area di confort e decidere di pagare il prezzo per ottenere quello che si desidera.

Il prezzo pùò consistere nel dedicare qualche ora allo studio ed all'apprendimento di nuove abilità. Rinunciando a stare comodamente adagiati sul divano a guardare la propria trasmissione preferita. Può consistere nel frequentare persone che i risultati li ottengono, pagando corsi di formazione, anche se questo significa rinunciare a qualche capo di abbigliamento, ad una passeggiata fuori porta, o a qualche altro modo in cui si spende il proprio denaro.

Avrei voluto chiedere a questa persona quanto tempo dedicasse ad acquisire nuove abilità. Se avesse compreso quanto sia importante saper usare il personal computer, internet e la posta elettronica. Se stesse dedicando tempo a capire i nostri tempi e non pensare per sentito dire o ricordi di tempi andati.

Ma in realtà sapevo già tutte le risposte che mi avrebbe dato.

Continuo a pensare che è sempre più necessario trasformare le conoscenze e le modalità della mia attuale attività, in un corso di formazione che permetta alle persone di integrare, e poi sostituire, la propria fonte di reddito principale. Il sistema è ormai abbastanza collaudato e trasferibile.

A me questa attività ha permesso di ottenere molta libertà, una certa costanza nel reddito, una grande soddisfazione nel farla.

Chi fosse interessato mi scriva.


  
   

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