mercoledì 14 luglio 2010

I Super ricchi tornano ai livelli pre-crisi...e tu?


Qualche anno fa leggevo che essere ricchi dipende da un certo modo di pensare al denaro e alla ricchezza e dall’atteggiamento nella gestione del denaro. Pensavo non fosse vero.

Leggevo che un povero che riceve una ricchezza improvvisa, nel giro di un paio di anni torna nelle condizioni iniziali. Un ricco che perde la propria ricchezza nel giro di un paio di anni ritorna ancora più ricco di prima. Ed anche questo stentavo a crederlo.

In un periodo di crisi, dove la maggior parte delle persone si lamenta per la diminuzione della propria capacità di spesa, nel 2009 il numero dei ricchi e degli ultra-ricchi è cresciuto.

Per ricchi si intende chi ha un patrimonio personale di oltre un milione di dollari. Per ultra-ricchi chi ha un patrimonio personale superiore a 30 milioni di dollari.

Questo dovrebbe far riflettere che la crisi non è per tutti.
Ho trovato interessante l’articolo su www.iforum.it relativamente a questo argomento.

Ho stralciato alcune parti dell’articolo che secondo me fanno riflettere, mentre l’intero articolo lo trovare all’indirizzo: http://www.itforum.it/xcontent/index.php?id=1431

“Nonostante la congiuntura sfavorevole non ancora alle spalle, il numero dei ricchi (ovvero degli individui il cui patrimonio supera il milione di dollari esclusa la prima casa) ha ripreso a salire (+17% nel 2009), tornando a quota 10 milioni su scala globale.” … “I dati indicano che nel complesso sono state recuperate le perdite registrate nel 2008. Questo è in sintesi quanto riporta la quattordicesima edizione del World Wealth Report, il rapporto annuale sulla ricchezza nel mondo, presentato nella giornata di ieri da Merrill Lynch Global Wealth Management in collaborazione con Capgemini.”

“Nonostante la popolazione mondiale dei paperoni rimanga concentrata negli Stati Uniti, in Giappone e in Germania (che nel 2009 contano insieme il 53% dei ricchi mondiali), a guidare la ripresa sono stati i mercati emergenti e in particolare l’area dell’Asia-Pacifico. I ricchi asiatici sono infatti aumentati del 31%”

“Complessivamente, i portafogli dei ricchi e degli ultra-ricchi hanno fatto segnare un ritorno, moderato, al segmento azionario (dal 25 al 29%). Ciò nonostante, sono aumentati gli investimenti con rendimenti più prevedibili, la quota destinata a strumenti a reddito fisso è infatti passata dal 29 al 31%. Insomma, malgrado i segnali di ripresa, la fiducia non è ancora pienamente tornata, nemmeno tra gli investitori con più alta propensione al rischio.”

“Anche in Italia il numero e il patrimonio dei ricchi crescono, ma meno della media mondiale. A fine 2009, i ricchi del Belpaese (che si piazza nono nel ranking mondiale) si attestano sui 180 mila circa (+9% rispetto al 2008). Nel 2007 il numero supera i 200 mila, quindi non si può dire di essere tornati ai livelli pre-crisi”

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